Pistoia (venerdì, 13 giugno 2025) — È stata inaugurata questo pomeriggio nei nuovi locali che si affacciano sul ‘giardino d’autore’ di Palazzo Fabroni, in via Santa 5, la sezione del Museo del Novecento e del Contemporaneo dedicata alla fotografia contemporanea. Vi sono ospitati i beni dell’archivio fotografico di Mario Carnicelli concessi in comodato d’uso gratuito al Comune di Pistoia per volontà dello stesso Carnicelli, ed esposte alcune delle sue opere delle serie “I’m sorry, America! American Voyage e Psicologia della folla”.
di Alessandro Drago
All’iniziativa sono intervenuti Benedetta Menichelli, assessore alle attività e istituti culturali; il fotografo Mario Carnicelli e Bärbel Reinhard, consulente e curatrice dell’archivio Carnicelli. L’evento è stato introdotto da Elena Testaferrata, direttrice dei Musei Civici di Pistoia.
Mario Carnicelli ha manifestato la propria volontà di concedere in comodato d’uso gratuito per cinque anni alla Città di Pistoia, in cui ha vissuto e operato, l’universalità di beni mobili consistente nel proprio archivio fotografico.
La scelta è ricaduta su Palazzo Fabroni per la vocazione ai linguaggi della contemporaneità dell’istituzione museale, peraltro già in possesso di 56 opere della serie C’era Togliatti che sono state così ricontestualizzate all’interno del fondo. Inoltre la collocazione dell’archivio in una istituzione museale pubblica, che in anni recenti ha oltretutto dedicato alcune mostre temporanee ad esperienze significative di fotografia contemporanea, ne assicura la corretta conservazione, l’opportuna valorizzazione e la più ampia fruizione da parte della collettività, con l’intento che i locali interessati diventino uno spazio espositivo vivo e attrattivo per la città, anche grazie alla disponibilità stessa dell’autore.
Legato strettamente al territorio come testimonianza di descrizione e interpretazione di un’epoca, l’archivio fotografico di Mario Carnicelli consiste in più di 50.000 negativi e oltre 1.000 stampe, oltre a libri, riviste e documenti e potrà così non solo essere fonte per ricercatori di cultura visiva, storici e giovani artisti, ma anche stimolare discussioni su tematiche sociali e artistiche nonché avvicinare le nuove generazioni al linguaggio fotografico.
Mario Carnicelli, nato ad Atri nel 1937, vive e lavora a Pistoia. Ha lavorato come fotogiornalista freelance e inviato speciale, collaborando con varie riviste e quotidiani italiani ed esteri ed esponendo in varie mostre personali e collettive in Europa e negli Stati Uniti. Vincitore nel 2022 del Prix Viviane Esders, la sua ricerca artistica si incentra sui volti delle persone, analizzati con un approccio onesto, sincero, frontale, profondamente umano e spontaneamente indagatore.
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