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Il Professor Roberto Di Mitri presenta il 39° Congresso della Società Italiana di Flebologia

Giornalista: Siamo insieme al Professor Roberto Di Mitri della Clinica San Rossore, uno dei responsabili del prossimo evento in programma dal 29 al 31 maggio presso il Palatodisco del Comune di San Giuliano Terme, a Pisa. Professore, qual è il titolo e l’obiettivo dell’evento?

Prof. Roberto Di Mitri: Nei giorni 29, 30 e 31 maggio si svolgerà il 39° Congresso della Società Italiana di Flebologia. La nostra società, nata nel 1986, conta oggi oltre 600 iscritti. All’epoca fu fondata per dare voce a una branca della medicina, la flebologia, che si occupa delle patologie venose e che era considerata minore, poco valorizzata.

Giornalista: Quali sono le patologie venose di cui vi occupate principalmente?

Prof. Roberto Di Mitri: La flebologia riguarda patologie come la trombosi venosa profonda, l’embolia polmonare e, di una malattia  diffussima nella popolazione come , le varici degli arti inferiori. Se trascurate, queste condizioni possono evolvere in problemi più gravi, come le ulcere venose croniche, che hanno un impatto enorme anche dal punto di vista socioeconomico.

Giornalista: Ci sono novità importanti in questo congresso?

Prof. Roberto Di Mitri: Sì, molte. La più rilevante è che sarà il primo congresso della nostra società dedicato ai giovani under 40 e alle professioni sanitarie. Stiamo aprendo una nuova pagina di rinnovamento e cambio generazionale. I giovani saranno coinvolti nell’organizzazione, tra i relatori e anche nelle sessioni pratiche. È fondamentale lasciare spazio alle nuove generazioni per mantenere la società scientifica al passo con la tecnologia e l’evoluzione della medicina, compresa l’intelligenza artificiale.

Giornalista: Chi compone il comitato organizzativo?

Prof. Roberto Di Mitri: Il Presidente in carica della società, Prof. Bruno Amato (Università Federico II di Napoli), io come Past President, il Dott. Marcello Bernardini (coordinatore della Scuola Italiana di Flebologia), il Dott. Vincenzo Mattaliano (chirurgo e coordinatore regionale SIF), il Dott. Silvano Salvatore (consigliere rappresentante dei giovani) e la Dott.ssa Lucia Auletta, nutrizionista e Biologa, in rappresentanza delle professioni sanitarie.

Giornalista: Quali figure professionali coinvolgerete?

Prof. Roberto Di Mitri: Non solo medici, ma anche infermieri, OSS, farmacisti, podologi, fisioterapisti, biologi e nutrizionisti. Questo approccio multidisciplinare è essenziale per affrontare le patologie venose con una visione olistica.

Giornalista: Di cosa si parlerà nel programma scientifico?

Prof. Roberto Di Mitri: I temi sono molti. In particolare, tratteremo la patologia di genere, riconosciuta dall’Istituto Superiore di Sanità, che evidenzia come sesso e genere influenzino diagnosi, trattamenti e follow-up. Ci occuperemo anche di linfedema, ora riconosciuto dai LEA ma con pochi centri specializzati in Italia, e soprattutto del lipedema, ancora non riconosciuto dal SSN, che colpisce molte giovani donne e rappresenta una grande sfida sociale e clinica.

Giornalista: Sono previsti anche momenti pratici?

Prof. Roberto Di Mitri: Sì, ci saranno 20 corsi teorico-pratici. I partecipanti potranno sperimentare direttamente pratiche come l’ecocolordoppler, il linfodrenaggio meccanico, l’ozonoterapia, la scleroterapia, e altro ancora.

Giornalista: Ci saranno anche eventi collaterali?

Prof. Roberto Di Mitri: Certamente. Il congresso sarà inaugurato alla presenza di autorità civili, militari e sanitarie. Inoltre, il 29 e il 30 maggio si terranno due serate di raccolta fondi a favore dell’AIL – Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mielomi. Una delle serate sarà animata da una band composta da medici musicisti; la serata di gala del 30 invece avrà un’orchestra di musica classica.

Giornalista: Che partecipazione vi aspettate?

Prof. Roberto Di Mtri: Le edizioni organizzate in Toscana hanno sempre avuto grande successo. Quest’anno abbiamo già oltre 130 relatori da tutta Italia e dall’estero, 130 iscritti al congresso e un centinaio ai corsi pratici. Dal punto di vista scientifico vogliamo offrire aggiornamenti sulle strategie terapeutiche e, sabato mattina, affronteremo anche un tema politico: le liste d’attesa. Ne discuteremo con i presidenti di altre società scientifiche e con un’associazione di pazienti, per avere un confronto diretto tra operatori e chi vive le difficoltà del sistema.

Giornalista: Il congresso è aperto al pubblico?

Prof. Roberto Di Mitri: Sì, assolutamente. È aperto ai soci, ma anche a studentispecializzandipazienti e chiunque sia interessato a conoscere meglio queste patologie. Le farmacie comunali di Pisa ci supportano con un corso dedicato al lipedema, proprio perché crediamo nel ruolo delle farmacie come sentinelle del territorio, in grado di fornire il primo orientamento al paziente.

Giornalista: Quindi può essere interessante anche per i giovani che si avvicinano alle professioni sanitarie?

Prof. Roberto Di Mitri: Senza dubbio. È un’occasione preziosa per conoscere questo mondo, entrare in contatto con esperti, capire la complessità e l’importanza della medicina vascolare.

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Last modified: Maggio 27, 2025
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