Italia giovedì 23 maggio 2024
il 23 maggio 1992 furono assassinati dalla mafia i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, e gli agenti della polizia di Stato Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.
Di Francesca Maino
Trentadue anni fa la strage di capaci, giorno di sconfitta per la legalità ma una data significativa ci esorta a ricordarci della legalità dalle piccole azioni.
Bisogna sviluppare la cultura della prevenzione e contrasto di qualsiasi forma di illegalità, dalle più piccole alle più grandi.
Se pensiamo a illegalità , ci viene in mente subito mafia pizzini e raccomandazioni, MA, l’illegalità passa da altre piccole forme che vanno da parcheggiare sul marciapiede, abbandono dei rifiuti, imbrattare monumenti ed edifici pubblici, fino al più insignificante come non timbrare il biglietto dell’autobus.
Quindi legalità è sinonimo di responsabilità e rispetto, solo così si può garantire sicurezza.
Sicurezza vuol dire sì avere la presenza di Forze dell’ordine sul territorio, avere delle regole, delle leggi, dei tribunali, ma è anche molto di più: vuol dire anzitutto creare in un contesto sociale e in una comunità, una cultura della legalità e del rispetto delle regole, per fare prevenzione e sicurezza integrate.
Formare cittadini consapevoli, nella certezza che si può vivere in pace nella comunità soltanto rispettando regole, leggi e rispettando il prossimo.
Patrimonio prezioso e inestimabile, la memoria storica va salvaguardata, soprattutto con iniziative efficaci.
Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così, solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è, allora, che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare.
(Giovanni Falcone)