Scritto da 4:42 pm Attualità, Esteri

Rapporto ONU spiega nei dettagli perché a Gaza è in atto un genocidio

Durante una sessione del Consiglio per i diritti umani dell’ONU a Ginevra, Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU per i territori palestinesi occupati, ha presentato un’analisi dettagliata riguardante le azioni di Israele a Gaza. Il documento, intitolato Anatomia di un genocidio, esplora le azioni che, secondo il rapporto, potrebbero costituire violazioni specifiche della Convenzione contro il genocidio. Il rapporto critica le operazioni israeliane, citando casi che includerebbero l’uccisione di membri di un gruppo etnico, causare danni fisici o psicologici gravi, e creare condizioni di vita insostenibili.

di Davide Lettera

Israele, attraverso la sua rappresentanza permanente presso l’ONU a Ginevra, ha respinto le accuse contenute nel rapporto, definendole una distorsione dei fatti.

Albanese, nel suo rapporto di 25 pagine, ha discusso il contesto della situazione in Palestina e le basi legali internazionali relative ai crimini di genocidio. Ha poi passato in rassegna le evidenze che suggerirebbero come determinate azioni possano essere interpretate come tentativi di genocidio, coperti da obiettivi umanitari. In particolare, il rapporto mette in luce l’alta percentuale di donne e bambini tra le vittime, l’assenza di prove che giustifichino gli attacchi su presunti combattenti attivi di Hamas, e le condizioni estreme imposte ai civili di Gaza.

Secondo il documento, le dichiarazioni pubbliche da parte dei leader israeliani hanno evidenziato un’intenzionalità dietro le azioni criticate, un punto chiave per le accuse di genocidio secondo le norme internazionali. Albanese ha esortato i membri dell’ONU a prendere misure contro Israele, compreso il supporto a un’indagine indipendente e l’applicazione di sanzioni, per cercare di fermare la violenza e migliorare la situazione dei diritti umani.

Il rapporto conclude invocando un’azione collettiva per affrontare e risolvere la situazione, suggerendo il supporto internazionale per la protezione dei civili e la promozione di una soluzione pacifica al conflitto.

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Last modified: Aprile 8, 2024
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