Le nuove frontiere della ricerca sono sempre all’avanguardia da quando nel 1960 l’ingegnere e fisico Theodore Maiman lanciò il primo laser , giorno a cui ricorre questa giornata alle altre nuove invenzioni dai raggi x , telescopi , flash delle macchine fotografiche.
Di Francesca Maino
La Giornata internazionale della luce ha lo scopo di promuovere la cooperazione scientifica e sfruttare il potenziale della scienza per favorire la pace e lo sviluppo sostenibile e per promuovere la pace e lo sviluppo attraverso la scienza.
Le rivoluzioni sono molteplici dai computer quantistici , alle comunicazioni sicure , sensori che vedono senza essere intercettati , la luce si avvia alla ricerca della biomedicina.
Manipolare la luce per aprire le porte a nuove conoscenze e applicazioni , questo si ricorda in questa giornata così particolare.
Lo studio della luce trasforma e ha trasformato profondamente il mondo e promette di trasformarlo e manipolarlo ancora nel futuro.
Elisabetta Baldanzi dell’ Istituto Nazionale delle Ricerche e docente dell’università di Firenze afferma che l’ottica e la fotonica sono veramente settori di frontiera di ricerca , per giustificare ciò basti vedere gli ultimi Premi Nobel.
Interessanti per il futuro le ultime applicazioni della luce in ambito quantistico tramite le particelle basate sui singoli fotoni costituenti della luce.
“Ad esempio, ci sono applicazioni legate alle comunicazioni”, dice all’ANSA Francesco Saverio Cataliotti, direttore all’Ino-Cnr e docente all’Università di Firenze: “Utilizzando singoli fotoni nelle fibre ottiche si ottiene la caratteristica di sicurezza assoluta, perché le comunicazioni non possono essere intercettate”.
La luce e i suoi studi hanno mostrato una grande potenzialità , dal trasferimento dei dati grazie a un raggio laser che sposta il materiale che colpisce , inducendo un modo quantistico, a onde sonore temporanee in fibre supersottili , che apre le porte alle prestazioni super veloci e efficienti del computer del futuro.
La luce e i suoi usi , possono attraverso l’uso dei fotoni aprire le porte tramite sensori , gli stessi fotoni possono essere usati nella diagnostica non invasiva che quindi non crea nessun problema all’organismo.
La luce è studiata anche all’interno del corpo umano , infatti si è appena scoperto che all’interno dell’occhio c’è un nuovo recettore o meglio fotorecettore nell’occhio che , comunica con la ghiandola pineale nel cervello per far produrre melatonina , molecola molto importante per il nostro orologio biologico.
Il fotorecettore è molto sensibile alla luce blu ( come quella dei nostri schermi ) è dunque molto importante da capire gli effetti di questo abbia ricadute fisiologiche sullo stare tempo davanti a computer e smartphone.
Last modified: Maggio 16, 2024