Scritto da 8:25 am Pistoia, Cultura

La basilica della Madonna dell’Umiltà: un gioiello rinascimentale di Pistoia

Pistoia (martedì, 16 luglio 2024) – La Basilica della Madonna dell’Umiltà di Pistoia, consacrata nel 1582, è dedicata alla Vergine Maria ed è famosa per la sua imponente cupola rinascimentale progettata da Giorgio Vasari. Con un diametro di circa 25 metri e un’altezza di 59 metri, la cupola è un esempio straordinario di architettura cinquecentesca. La basilica è anche un importante centro di devozione mariana, conosciuta come il Santuario della Madonna dell’Umiltà.

di Davide Lettera

L’attuale basilica sorge sul sito della chiesetta di Santa Maria Forisportae, costruita al di fuori della prima cerchia di mura della città, vicino alla Porta Vecchia. Questa chiesetta, dedicata a Maria Assunta, ospitava un affresco della Madonna dell’Umiltà dipinto nel 1382, probabilmente da Paolo Serafini o Giovanni di Bartolomeo Cristiani.

Il 17 luglio 1490, durante le lotte interne tra Panciatichi e Cancellieri, l’immagine della Vergine si illuminò miracolosamente, stillando tre rivoli di liquido dalla fronte. Questo evento, confermato dalle autorità locali, spinse le famiglie più importanti di Pistoia a costruire un santuario rinascimentale in onore della Madonna.

Il progetto scelto fu quello di Giuliano da Sangallo, ma dopo il suo allontanamento dalla Toscana nel 1494, la direzione dei lavori passò a Ventura Vitoni. La costruzione iniziò nel 1495 e, dopo la morte di Vitoni nel 1522, la cupola fu completata da Giorgio Vasari nel 1563, con la lanterna aggiunta nel 1568. Nel 1579, l’affresco trecentesco fu trasportato sopra il nuovo altare disegnato da Pietro Tacca e la chiesa fu consacrata nel 1582.

Nel 1931, papa Pio XI elevò la chiesa alla dignità di basilica minore.

La basilica è un simbolo architettonico, urbanistico e religioso di Pistoia. L’interno è arricchito da opere d’arte che adornano i sei altari situati attorno all’ampio vano circolare su cui si imposta la cupola. Il presbiterio fu ideato dal pistoiese Jacopo Lafri, mentre il vestibolo, che occupa lo spazio dell’antica chiesetta medievale, è decorato con affreschi realizzati dal 1720.

La struttura ottagonale, di ordine corinzio, è preceduta da un vestibolo con volte a botte decorate da rosoni e una cupoletta centrale. La cupola del Vasari, decorata da tre ordini architettonici nel tamburo e da un pavimento in marmi di vari colori, è circondata da sei altari laterali introdotti da archi a tutto sesto, ornati con grandi tele di pittori fiorentini dal Cinquecento al Settecento, tra cui Poppi, Giovanni Battista Naldini, Alessandro Fei, Lazzaro Baldi e altri. La balaustra, realizzata nel 1597 con colonnine in bronzo, racchiude un dossale marmoreo costruito nel 1612 da Pietro Tacca e Jacopo Lafri, al cui centro si trova l’immagine miracolosa.

Nell’abside, si trova un dipinto su tavola di Bernardino del Signoraccio, raffigurante la Madonna col Bambino e i santi Mercuriale e Benedetto, datato 1493.

Il tesoro della Madonna

Il “tesoro della Madonna” comprende arredi sacri di grande valore storico e artistico, come il ciborio d’argento realizzato dall’orafo fiorentino Giovan Battista Mariani, donato nel 1630. Il tesoro include anche un gradino d’argento aggiunto nel 1643, un ramo di rose d’oro donato da papa Clemente IX nel 1669 e un eccezionale patrimonio tessile, tra cui una tovaglia secentesca in merletto ad ago. La devozione della città è testimoniata da numerosi ex voto in argento, gioielli e oggetti personali donati dai fedeli.

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Last modified: Luglio 16, 2024
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