Scritto da 8:53 am Esteri, Attualità

Julian Assange libero dopo un accordo con la giustizia USA

Washington (martedì, 25 giugno, 2024) – Dopo un lungo periodo di detenzione e negoziati, Julian Assange è stato rilasciato seguendo un accordo con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. L’attivista e fondatore di Wikileaks ha accettato di dichiararsi colpevole in cambio della sua libertà, ponendo fine a una battaglia legale durata 14 anni.

di Davide Lettera

Assange, detenuto nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh a Londra per cinque anni, è stato rilasciato dopo aver accettato un patteggiamento. L’accordo prevede che il fondatore di Wikileaks ammetta i reati a lui attribuiti in cambio della cessazione della sua detenzione, che era iniziata nel 2010 quando Wikileaks divulgò documenti segreti degli USA forniti da Chelsea Manning. L’Alta corte di Londra ha concesso la libertà su cauzione ad Assange, che è stato liberato e ha lasciato il Regno Unito da Stansted il 24 giugno.

L’attivista si dirige ora verso le Isole Marianne Settentrionali per comparire davanti a un giudice americano come parte dell’accordo. È prevista la sua comparsa in tribunale mercoledì mattina ora locale.

Secondo la CNN, i pubblici ministeri prevedono di chiedere una condanna di 62 mesi, pari al tempo già trascorso da Assange in custodia, permettendo così il suo immediato ritorno in Australia. Nonostante l’opposizione di alcuni funzionari dell’FBI e del Dipartimento di Giustizia, il presidente Joe Biden aveva indicato la possibilità di un accordo se includesse una dichiarazione di colpevolezza.

La famiglia di Assange e i suoi sostenitori celebrano la fine di questo lungo periodo giudiziario, evidenziando il ruolo cruciale di una campagna di sostegno globale e della diplomazia nel raggiungimento di questo esito. Christine Assange, madre dell’attivista, ha espresso sollievo e gratitudine per il termine della vicenda, sottolineando l’importanza del lavoro svolto da figure non pubbliche per il bene di suo figlio.

Il governo australiano ha espresso soddisfazione per la conclusione del caso, con il primo ministro Anthony Albanese che ha ribadito che la prolungata detenzione di Assange non era più giustificabile.

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Last modified: Luglio 18, 2024
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