CHIESINA UZZANESE (martedì 19 novembre 2024) – E’ di pochi giorni fa la notizia della condanna nei confronti dell’uomo che la sera del 12 marzo 2023 violentò una 27enne di Pistoia fuori da un noto locale, il Don Carlos, situato a Chiesina Uzzanese.
di Maria Chiara Bagnato
Una serata trasformata in incubo quando la vittima, durante mentre si divertiva all’interno della discoteca, si è sentita poco bene ed un uomo (conosciuto la sera prima in quello stesso locale notturno attraverso amici in comune), apparentemente dalle buone intenzioni, si è offerto di accompagnarla fuori dal locale per farle prendere un po’ d’aria fresca, da lì in poi, però, la situazione è precipitata.
L’uomo aveva trascinato la giovane fino alla propria auto e nonostante la ragazza aveva addirittura perso i sensi a causa del troppo alcol bevuto, il 35enne aveva deciso comunque di abusare di lei. Una volta che la giovane aveva ripreso conoscenza, l’uomo inizialmente aveva proseguito la violenza noncurante delle richieste della giovane in lacrime che l’aveva pregato di smetterla perché le stava facendo male.
A seguito di questo episodio la giovane aveva immediatamente sporto denuncia ai Carabinieri e grazie alla sua testimonianza e da quella delle sue amiche che si trovavano insieme a lei nel locale, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire ciò che sarebbe accaduto quella sera.
La ragazza aveva raccontato alle forze dell’ordine di aver riaperto gli occhi un paio d’ore dopo, ritrovandosi sdraiata e seminuda sul sedile del passeggero di un’auto, con sopra il giovane che stava abusando di lei.
A destarla dallo stato di incoscienza in cui si trovava, sarebbe stato lo squillare incessante del cellulare del giovane. Chiamate continue da parte delle sue amiche (che conoscevano anche lui) preoccupate per la sua assenza.
Incapace di muoversi e piangendo, la ragazza avrebbe supplicato il giovane di smetterla. Dopo un primo momento di richieste invane, l’uomo si sarebbe tolto da sopra e si era rivestito. A quel punto, il 35enne, residente a Montecatini, avrebbe cercato di di convincerla a non dire nulla di ciò che era accaduto, riaccompagnandola davanti all’ingresso del locale notturno dove le amiche la stavano aspettando.
La giovane avrebbe raccontato subito l’accaduto alle altre ragazze ed insieme al suo gruppo, accompagnate in auto da una dipendente del locale notturno, si sarebbe recata al pronto soccorso dell’ospedale San Jacopo di Pistoia, dove è stata in seguito visitata e dimessa nel primo pomeriggio del giorno seguente, con una prognosi di quaranta giorni per l’abuso sessuale subito. Scattata immediatamente l’attivazione del codice rosso da parte dei sanitari.
In merito all’accaduto, il gip del tribunale di Pistoia, aveva disposto la misura cautelare, eseguita da Carabinieri della città, nei confronti dell’uomo, con a carico l’accusa di aver abusato della giovane pistoiese nel parcheggio di quel locale notturno. A partire dal 10 maggio 2023, l’autotrasportatore con residenza a Montecatini, era finito agli arresti domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico.
Il 14 novembre 2024, i giudici del Tribunale collegiale di Pistoia, hanno accolto la richiesta del pubblico ministero Giuseppe Grieco, condannando a 8 anni per violenza sessuale aggravata il 35enne, difeso dall’avvocato Katia Bonari.
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